East Side Gallery: murales, arte e Memoria

East Side Gallery

Berlino era una città che desideravo visitare da moltissimo tempo, me la immaginavo più street e meno cool, più ruvida e meno perbene, ed invece sono tornata a casa con un pizzico di delusione e tante aspettative mancate. Già perché Berlino è una città complicata, figlia di una storia troppo recente e troppo dolorosa.

Ma c’è un posto che per me è speciale al di là del bello e del brutto, delle conferme e delle delusioni che ognuno di noi si porta a casa, ed è un posto che da solo vale il viaggio in questa città.

E’ la più lunga galleria d’arte a cielo aperto che si snoda per un chilometro e mezzo costeggiando lo Sprea, è il tratto più lungo di muro che non è stato (ancora?) abbattuto ed è ricoperto da oltre 100 murales di artisti di tutto il mondo. E’ l’East Side Gallery.

Purtroppo già nel 2013 si vociferava di una sua demolizione a causa di alcuni lavori di rinnovamento della zona, che trasformeranno, e secondo loro rivaluteranno, l’intera area da rione popolare con architettura sovietica a quartiere moderno con residence in vetrata e boutique hotel.

E’ bastato il sospetto che questo posto fosse cancellato per sempre a farmi prendere il primo volo in offerta e raggiungere la capitale tedesca.

I murales parlano, raccontano, arrivano e lo fanno in modo diretto, senza troppi giri di parole alla faccia di chi dice che la street art non sia arte. Molti di essi già li conoscevo nei più minimi dettagli, ma averli davanti agli occhi, uno dopo l’altro è tutta un’altra storia. Ti senti piccola e impotente, il muro ti sovrasta, le opere sono enormi e per poterle apprezzare bisogna fare qualche passo indietro.

In molte di esse i colori sono vivaci e brillanti, un inno alla libertà, alla fine della guerra fredda, alla caduta del muro e all’unificazione delle due anime della città di Berlino. Arrivano come una boccata d’ossigeno dopo una lunga apnea.

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In altri dipinti i colori sono cupi e pesanti, comunicano in modo prepotente il peso del muro, nella storia, nelle vite delle persone meglio di molte parole. Spalancano le porte ed arrivano a rovistare nella memoria senza bussare, senza chiedere il permesso.
In quegli anni ero piccola, ero una bambina tutta Nesquick, Puffi e Sbrodolina, la percezione della Guerra Fredda non la posso ricordare, l’ho soltanto studiata attraverso i manuali di storia e qualche libro, ed allora ti ritrovi ferma a pensare come doveva essere, e la risposta è una sensazione che per quanto vaga e incompleta fa venire la pelle d’oca.

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Camminare lungo l’East Side Gallery dà solo una minima percezione di cosa doveva essere vivere a Berlino Est ai tempi del muro, ed è questo il motivo per cui questo posto andrebbe preservato, è un luogo della memoria e i luoghi della memoria non si toccano.

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Purtroppo non tutti la pensano così a partire da chi ha commissionato l’intera opera di riqualifica del quartiere a chi ha lasciato un fastidioso segno del proprio passaggio in bellavista dato l’enorme numero di scritte che sfregiavano quasi tutte le opere. Ho visto diversi turisti, ragazzini e non, intenti a lasciare la loro firma su quelli più famosi, ma l’ignoranza non conosce età, nazione e colore.

Io spero tanto che nel corso di questi due anni abbiano ripensato riguardo lo smantellamento dell’East Side Gallery, in rete non ho trovato nulla di aggiornato, mi sa tanto che gira gira ci rifaccio un salto.

E voi sapete qualcosa a riguardo?

4 Comments

  • Bella l’east side gallery! Per chi ama i murales e la street art penso che questo sia un vero e proprio museo a cielo aperto! È vero che ha una storia complicata e molto recente, dicono sia una città fatta a misura per i giovani.. Ma non so quanto crederci. Io ancora non ci sono stata e non mi attira poi così tanto! Cercherò di distruggere questo pregiudizio prima o poi!

    • Valentina ha detto:

      Ciao ragazzi!
      Berlino in generale mi ha lasciata un po’delusa e dire che la sognavo da anni. Aspettative troppo alte? Non saprei. E’ una città un po’ strana…ha dei posti che senti più veri e tanto tanto tanto centro studiato (ovviamente) a tavolino, quasi impersonale direi. L’East Side Gallery però è una grandissima eccezione, per me vale tutto il viaggio! Prima o poi le darò una seconda opportunità, lo avevo scritto anche nell’altro post su Berlino, forse è una città da vivere e basta.

  • L’east side gallery è uno dei ricordi più bello e colorato, che conserviamo di Berlino!
    Piacere di conoscervi ragazzi! 😀

    • Valentina ha detto:

      Ciao Ragazzi! Piacere nostro e grazie di essere passati da queste parti! Concordo, l’East Side Gallery è uno di quei posti da vedere una volta nella vita!

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