Durante la fase di studio e preparativi del nostro viaggio ho scoperto 5 curiosità sull’Irlanda che hanno solleticato ancor di più la mia curiosità su questo paese.
Vi va di scoprirle con noi?
1) Wild Atlantic Way (più tratti a piedi e/o bici)
La Wild Atlantic Way è uno degli itinerari, se non L’Itinerario costiero più bello e spettacolare del mondo, si snoda per un totale di 2500 km lungo la costa occidentale da Kinsale a Derry ma anche se la strada c’è da chissà quanti anni, il progetto WWA è veramente molto recente, è stato lanciato ufficialmente infatti solo nel 2014, 2 anni fa! Lungo il percorso la WWA è facilmente individuabile da pannelli a sfondo blu con sopra una linea spezzata che ricorda le onde del mare, o più pragmaticamente due w in sequenza.

Penisola di Dingle
Lungo tutto il percorso si incontrano qualcosa come 500 attrazioni, 1500 attività all’aria aperta (o outdoor che fa più figo), numerose spiagge bandiera blu, campi da golf, sentieri escursionistici, eventi annuali e last but not least , 159 Discovery points luoghi scelti per la loro natura bellissima e selvaggia. Tra questi 15 sono veramente imperdibili tra cui Mizen Head e Malin Head rispettivamente la punta più a sud e quella più a nord dell’Irlanda, poi le scogliere di Moher e le Sliabh Liag, insomma tutti i 2500 km promettono meraviglie naturali a go-go.
Se ci ripenso vorrei essere lì. Adesso.

Cliffs of Moher
2) Sport Gaelici
In Irlanda amano il footbal e il rugby ma niente appassiona di più gli irlandesi del footbal gaelico una sorta di calcio in cui è ammesso l’uso di mani e piedi, come amano definirlo loro stessi “uno sport da teppisti…praticato da teppisti”, non oso immaginare il sangue sul campo alla fine di un incontro!
L’altro sport gaelico è l’hurling in cui 15 atleti armati di mazza di legno e pallina di cuoio cercano di segnare nella porta avversaria. E’ uno sport antichissimo con circa 3000 anni di storia alle spalle, ne esiste anche una versione femminile il camogie.
Voi li conoscevate? Io no… e mi incuriosiscono molto. Mazzate e sangue nell’arena. Mi ispira!
3) Torba e torbiere
Quasi un quinto del territorio irlandese è costituito dalla torba un ecosistema tanto antico quanto delicato.
Ma che cos’è la torba? Io non lo sapevo ed ho dovuto cercare qua e là, santa Wikipedia è venuta in mio soccorso!
La torba è costituita da materiale parzialmente decomposto imbevuto d’acqua per più del 90% della sua composizione, si è formata nel corso dei secoli in conseguenza alle forti piogge che colpiscono questo territorio. Sotto la superficie i resti di vegetali e animali che sono rimasti intrappolati in un ambiente anaerobico (privo di ossigeno) vanno incontro ad una parziale decomposizione. La torba è, quindi, una sorta di materiale fossile. In Irlanda è da sempre usata come materiale da combustione per riscaldare le abitazioni ma l’uso intensivo di questa risorsa sta mettendo a rischio l’intero e delicatissimo ecosistema. Nel corso degli ultimi anni è dovuta intervenire l’Unione Europea varando specifiche direttive per regolamentare e controllare l’utilizzo intensivo delle riserve naturali di torba.
Io però sono curiosa di sentire che odore abbia… ve lo dico al rientro.
Ora lo so…sa di erba, fieno, camino e… “natura” 😉

Ballycroy National Park
4) Ciak si gira!
L’Irlanda è stata scelta come set cinematografico in numerossissimi film. Lo sapevate che alcune scene chiave di Braveheart sono state girate proprio qui a pochi chilometri da Dublino? Dirigendosi più a sud nel cuore della contea di Wicklow è stata istituita la Braveheart drive, un percorso da fare in auto per rivivere i bellissimi paesaggi del film. Ed io che credevo che fosse girato interamente in Scozia!

Credit: Fearghal Foto scattata da qualche parte nella contea di Wicklow, non fa venire voglia di prendere e partire?
Per non parlare di alcune scene di Cuori Ribelli… trentenni all’appello, chi non ha mai visto almeno un paio di volte questo polpettone amoroso tra un giovanissimo Cruise e una ricciolonissima Kidman?
5) Souvenir made in Ireland
Ci sono state solo due cose che hanno bloccato il mio impulso di shopping ossessivo compulsivo: il fatto di non avere spazio nel bagaglio ed il mio quasi-vuoto portafoglio che mi strizzava l’occhiolino, alla fine sono tornata solo con una cornicetta intagliata in legno e qualche calamita. Ma vogliamo parlare dei souvenir più classici made in Ireland?
Maglioni e Anelli Claddagh: sono inflazionatissimi e in diverse occasioni ho avuto la sensazione che fossero lì esposti a prezzi un po’ pompati per attirare turisti fessacchiotti come me, ma che ci devo fare se avessi potuto avrei svaligiato negozi interi.
I maglioni li trovo stupendi, di lana grossa, quella un po’ ruvida, che pizzica e sa anche un po’ di pecora, quella che “che lo compro a fare, a Roma non fa mai abbastanza freddo”, sono decorati con intrecci bellissimi. Lo sapete che ogni intreccio era distintivo di un clan? Io avrei tanto voluto comprarmi una mantellina… la prossima volta chissà!
L’anello claddagh invece è molto di più di un anello, è un simbolo forte di amicizia, amore e lealtà. E’ formato da due mani che sorreggono un cuore sormontato da una corona a seconda di come viene indossato è portatore di un messaggio specifico, amicizia, fidanzamento, matrimonio o vedovanza. A me piace pensare che sia l’anello degli innamorati, soprattutto dopo aver letto la leggenda sulla sua origine che ovviamente si perde nella notte dei tempi e nelle radici della cultura celtica, quando il dio del sole si innamorò della dea del firmamento progenitrice di tutta l’umanità.
L’anello in metallo è legato ad una storia d’amore un po’ travagliata. Comparve circa 400 anni fa a Claddagh, un villaggio vicino Galway ad opera di un abile apprendista orefice che forgiò l’anello in oro per la sua fidanzata lontana durante la sua prigionia presso il mastro orefice. Eh sì il nostro amico venne catturato e venduto come schiavo durante una traversata per raggiungere le Indie. Una volta tornato in Irlanda aprì la sua bottega e diede origine a questa bellissima tradizione.
Negli anni della grande carestia e delle grandi migrazioni ha rappresentato per migliaia di migranti l’unico simbolo di un legame fortissimo con la famiglia e la madre patria.
Oggi il Claddagh è uno dei simboli più importanti della cultura Irlandese, come si fa a non volerne uno? Ma soprattutto come ho fatto a resistere alla tentazione di comprarlo?
IMPORTANTE: Alcune delle info qui riportate sono state trovate sia in rete che sulle guide Lonely Planet e Touring, non sono ovviamente farina del mio sacco ma mi sembrava una buona idea ricondividerle e solleticare un po’ la curiosità su questa bellissima isola e la sua cultura.
Valentina bentornata! ^_^
Neanch’io sapevo degli intrecci dei maglioni bella come cosa!
E la leggenda che sta dietro l’anello è struggente…ma quindi alla fine non l’hai comprato?
Non sapevo neanche della Braveheart Drive ma pensa! Ho visto il film un’infinità di volte e ci andrei solo per quella (e per le Cliffs of course) 😉
Mi ha fatto piacere rileggerti come va il nuovo lavoro?
Ciao Dany!
Il lavoro va bene anche se assorbe tutte le mie energie 🙁 Qui purtroppo sono molto incostante!
Alla fine non ho preso nè anello nè maglione 🙁 per certe cose sono tirchia inside! A dire il vero gli anelli a portata delle mie tasche non erano molto belli, erano poco rifiniti… bruttarelli insomma… ma chissà prima o poi… I maglioni, ma soprattutto le mantelline erano veramente belli!
Io invece vorrei tornare tra le altre cose anche per la Braveheart Drive, mi ispira parecchio! 😉
Quanto mi piace quell’anello.
Se non mi fossi fatta regalare già quello gaelico scozzese, un pensierino ce l’avrei fatto.
La torba in Scozia viene altrettanto usata, anche se ora più che altro nella produzione di whisky.
Non sono mai stata in Irlanda, ma spero di riuscirci un giorno
Ciao Celeste, anche a me piace tantissimo…ma quelli più economici erano veramente brutti… ora corro a cercare quello gaelico scozzese! Io invece vorrei tanto andare in Scozia un giorno, spero di riuscirci! 😉
Il profumo della torba! Non sarà eco-friendly ma è così tipico dell’Irlanda!
Ho sempre desiderato portarmi a casa uno di quei bellissimi maglioni, ma esattamente come nel tuo caso mi sono sempre trattenuta per via dello spazio in valigia (anche se avrei potuto indossarlo per tornare a casa) ma soprattutto per i costi veramente elevati, almeno nei negozi di souvenir. Ah ma prima o poi 😉
Ciao Silvia, alcuni maglioni erano veramente bellissimi! La prossima volta non resisterò all’acquisto! Prima o poi uno sarà mio! Grazie di essere passata! 🙂
Anch’io avrei voluto portarmi a casa uno di quei maglioni caldissimi, ma erano proibitivi per le mie tasche. Invece non conoscevo la storia legata a quell’anello… Bellissima! Ah, che voglia di partire che ho…
Ciao Ale, secondo me sul prezzo ci marciavano anche un po’… !Anche io, se potessi, partirei subito! 🙂
Io, io, io! Io che? Io non ho mai visto Cuori ribelli…ed appartengo ai trentenni all’appello 😉 Davvero Braveheart è stato girato in Irlanda? Anche io ero convintissima che fosse tutto made in Scozia! Uff, quanto vorrei percorrere quella strada costiera…dev’essere veramente magnifica
Ciao! Eh no… allora devi assolutamente rimediare! Pensa te che a un certo punto si vedono anche le chapette di Tom! 😉 Sì Braveheart ha diverse scene girate in Irlanda… non vedo l’ora di tornare per percorrere anche la Braveheart Drive!
Ogni volta che parli d’Irlanda mi emoziono.
Sarà che vorrei tanto visitarla, sarà che mi hai trasmesso tutta l’energia positiva del tuo viaggio in questa terra fantastica…e allora non so, mi sale quella strana sensazione alla bocca dello stomaco e alle gambe, come una frenesia e una voglia d’andare che non so spiegare!<3
Ciao Lucrezia!!! Ti capisco benissimo, anche io ho una voglia di prendere e tornare che non hai idea… ma quanto cavolo costano i voli per Dublino!? Sono tra i più cari mai visti in Europa! Corro sul tuo blog che ho visto che è uscito l’itinerario su Lanzarote! Mi sarà mooooolto utile, spero presto! 😉 Corrooooooo!!!!