Informazioni e consigli per un viaggio fai da te in Giappone

Credit: artista ad Arashiyama

Il Giappone per me più che un viaggio è stato un sogno realizzato, uno di quelli così grossi che non avrei mai creduto possibile far diventare realtà, essere riuscita ad organizzare tutto da sola poi è stata una bella soddisfazione.

In rete si trovano tantissimi post su come affrontare un viaggio fai da te in Giappone, io in questo vorrei dare una serie di consigli che ho imparato sul campo. Premetto con il dire che non sono una viaggiatrice smaliziata, il Giappone è stato il primo grande viaggio itinerante organizzato in totale autonomia e spero di essere di aiuto a tutte quelle persone che, un po’ come me circa un annetto fa, sono piene di dubbi se ce la possano fare o meno. Non abbiate paura, se ce l’ho fatta io ce la può fare chiunque, il Giappone è il paese perfetto da cui iniziare, è un ottimo banco di prova per i viaggi fai da te.

L’itinerario del nostro primo viaggio in Giappone è stato un itinerario classico, 15 giorni circa alla scoperta di Tokyo e Kyoto, tra storia e modernità con qualche escursione giornaliera nei dintorni. Durante la sua realizzazione, a nostro malincuore, io e Salvatore abbiamo scartato ulteriori tappe, come i paesi di Takayama e Kanazawa, per evitare di mettere troppa carne al fuoco e correre troppo, lasciandoci un motivo per ritornare già prima della partenza ed uno spunto già pronto per il secondo viaggio.

Il punto di partenza per l’organizzazione di un viaggio per me è il sito Turistipercaso, dove ci sono una marea di diari ricchi di informazioni pratiche di persone che viaggiano in totale autonomia in ogni parte del mondo. Trovo che il sito sia molto utile per avere una prima idea di come organizzarsi e dove reperire le informazioni primarie.

Dopo di che durante tutta la fase organizzativa vera e propria mi sono dedicata alla lettura di tanti blog, la rete è piena di tantissimi siti di appassionati di cultura giapponese ricchi di informazioni utilissime per organizzare il proprio viaggio. Quelli che mi sono stati più utili e che mi sento di consigliare spassionatamente sono: Sognando il Giappone, Viaggiappone e Zugojapan. Per chi ama il Giappone consiglio di perdersi tra le pagine di Nihon almost a love story e Giappone mon amour il sito di Laura Imai Messina, due blog che sono una gioia per gli occhi ed il cuore.

Iniziamo!

  1. Itinerario di 15 giorni
  2. Quanto costa il volo?
  3. Qual è il periodo migliore per un viaggio in Giappone?
  4. Serve il visto per andare in Giappone?
  5. Come si arriva da Narita a Tokyo e viceversa?
  6. Quanto costano gli hotel in Giappone?
  7. Cos’è il servizio di spedizione bagagli? E’ affidabile?
  8. Come spostarsi in Giappone
  9. Cos’è il Japan rail pass?
  10. Quali sono le migliori guide per organizzare il proprio itinerario?
  11. Quali templi visitare?
  12. Come orientarsi in Giappone
  13. In Giappone è diffuso l’inglese?
  14. Il Giappone è un paese sicuro?
  15. Come gestire i soldi: carta di credito o cambio?
  16. Il Giappone è un paese caro?

1.Itinerario di 15 giorni
Il nostro itinerario è stato il seguente:

itinerario Giappone
2.Quanto costa il volo?

Il costo del biglietto è senz’altro la variabile che incide di più sul budget finale del viaggio. Un consiglio che do a chiunque voglia intraprendere un viaggio verso l’Asia è di monitorare le compagnie mediorientali come Qatar Airways ed Emirates che spesso offrono queste tratte a tariffe ottime.

Il mio volo Roma-Tokyo a/r è costato 514euro a testa. Ho volato con Qatar Airways ed ho comprato il biglietto il 14 Febbraio approfittando della promo 2×1 di San Valentino. Quest’anno ho visto prezzi ancora più bassi, ed ottime offerte anche con Alitalia, Finnair e Turkish Airlines basta starci un po’ dietro. Oltre al volo comprate subito anche un’assicurazione di viaggio, noi non viaggiamo mai senza.

3.Qual è il periodo migliore per un viaggio in Giappone?

I periodi migliori per visitare il Giappone sono la primavera e l’autunno, in queste due stagioni il clima è abbastanza clemente con temperature miti e basso rischio di piogge ed il paese, paesaggisticamente parlando, dà il meglio di sé tra sakura in fiore o montagne che si colorano di un rosso intenso.

L’estate è la stagione peggiore caratterizzata da un clima caldo afoso aggravato da un alto tasso di umidità, inoltre tra Giugno e Luglio il rischio di acquazzoni è molto alto a causa della stagione delle piogge che cade proprio in questi mesi. Agosto e Settembre sono entrambi mesi sconsigliati data l’alta probabilità di tifoni.

L’inverno è la stagione con meno precipitazioni in assoluto ma tenete in considerazione che il clima è rigido e nelle giornate di bel tempo il cielo è terso.

Noi dopo averci riflettuto tanto siamo partiti a fine settembre e le foglie degli alberi iniziavano a virare al rossiccio soprattutto nelle zone di montagna. Abbiamo lisciato un’eruzione vulcanica ed un tifone che si è abbattuto su Tokyo mentre eravamo a Kyoto, ce la siamo un po’ rischiata ma non potevamo far slittare ulteriormente la partenza.

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4.Serve il visto per andare in Giappone?

Non è necessario richiedere il visto in anticipo, è in vigore il cosiddetto visa on arrival: se vi recate per turismo, avete già il biglietto di ritorno e vi fermate per massimo 90 giorni si fa all’arrivo direttamente in dogana.

Per i cittadini italiani è necessario il passaporto con almeno 6 mesi di validità e due pagine libere.

In dogana dovrete portare i moduli compilati che vi daranno sull’aereo dove, oltre alle vostre generalità, dovete dichiarare l’hotel, o l’indirizzo dove starete in Giappone, e quanto contante avete con voi. Vi mettono il timbro e vi attaccano un cartellino sul passaporto che ritirano al momento dell’uscita dal paese.

Per maggiori informazioni: sito ambasciata giapponese

5.Come si arriva da Narita a Tokyo e viceversa?

Ci sono diverse opzioni ed entrambe prevedono l’utilizzo del treno.

La prima soluzione è il Narita Express ed è compresa nel JRP (vedi sotto) se lo attivate immediatamente, altrimenti la tratta Narita–Tokyo Station attualmente costa 3020yen (3190yen fino a Shibuya o Shinjuku).

Se effettuate andata e ritorno entro 14 giorni conviene il round trip ticket ad un costo di 4000Yen, un bel risparmio.

Vi consiglio di tenervi aggiornati sul sito in quanto spesso questa tratta è in promozione. L’anno scorso pagammo 3000yen in due solo andata.

La seconda soluzione è il Keisei Skyliner che fa capolinea alla stazione di Ueno. Per motivi di logistica abbiamo effettuato il rientro in aeroporto con il Keisei Skyliner, comodo, efficiente e puntualissimo. Questa tratta però non è compresa nel JRP.

6.Quanto costano gli hotel in Giappone?

L’offerta su dove pernottare e quanto spendere è molto varia e la buona notizia è che si può risparmiare con un po’ di spirito di adattamento. A Tokyo abbiamo pernottato entrambe le volte in due business hotel, il primo nel distretto di Horidome-cho, il secondo per motivi di comodità a Nippori vicino la stazione del Kesei Skyliner per poter ritornare agevolmente in aeroporto. Abbiamo scelto questa categoria di alberghi per via del costo estremamente conveniente a fronte di camere claustrofobiche dallo spazio veramente ridotto.

A Kyoto grazie ad un’offerta abbiamo pernottato in un hotel in Shijo dori con camere più ampie, il prezzo era talmente conveniente che abbiamo rinunciato all’idea di dormire in un ryokan caratteristico. In media a notte abbiamo speso 25 euro a testa in camera doppia con bagno privato. Tutti gli hotel sono stati prenotati tramite il sito booking.

7.Cos’è il servizio di spedizione bagagli? E’ affidabile?

Il Giappone offre un ottimo sistema di spedizione dei bagagli fra aeroporto-hotel e tra hotel-hotel, tramite le compagnie TaQ-Bin e Japan Post, basta chiedere alla reception del proprio hotel.

Entrambe le compagnie sono superaffidabili ma tra le due voglio spezzare una lancia a favore della Japan Post che non conoscevamo e con cui le nostre valigie hanno viaggiato da Kyoto a Tokyo: ce le hanno coperte con del cellophane, sono arrivate con un giorno di anticipo ed è stato anche leggermente più conveniente.

E’ un servizio economico, affidabile e puntuale, i bagagli arrivano in due giorni al massimo ed abbiamo speso circa 30 euro a testa per 3 trasporti. All’aeroporto il banchetto della TaQBin è facilmente identificabile dal simbolo con il gattino nero su sfondo giallo, fatevi copiare dai simpatici commessi l’indirizzo in giapponese dato molti fanno fatica a leggere il Romanji. Se come me state ancora facendo amicizia con lo zaino da 60litri e volete portarvi il trolley gigante, non temete in Giappone non sclererete per trasportarlo da un posto all’altro se vi affidate a questo comodo servizio.

Kinkakuji-Kyoto

Kinkakuji-Kyoto

8.Come spostarsi in Giappone

In Giappone ci si muove tranquillamente con i trasporti pubblici, il cui servizio è puntuale e capillare ma non esattamente economico. E’ la voce che oltre al volo ha pesato di più sul costo finale del viaggio.

Abbiamo speso circa 320 euro a testa per il Japan Rail Pass (vedi sotto) di 14 giorni.

Per muoversi in metro a Tokyo personalmente consiglio il biglietto giornaliero della compagnia Tokyo Metro, così entrate ed uscite quante volte volete senza pensiero delle tratte, altrimenti si paga in base alla distanza e dovrete aggiustare la tariffa della tratta alle macchinette poste davanti i tornelli di uscita.

A Kyoto ci si sposta comodamente in bus, in stazione c’è l’ufficio del turismo si può chiedere la mappa dei bus e dove si possono acquistare i ticket giornalieri. Sono molto comodi e fanno risparmiare un bel po’. Il biglietto si timbra al momento di scendere la prima volta, le successive va solo mostrato al conducente.

9.Cos’è il Japan rail pass?

E’ un pass riservato agli stranieri in viaggio in Giappone che permette di usare i treni della Japan Rail in maniera illimitata nell’arco della sua durata, è molto comodo e se dovete fare molti spostamenti di tratta medio-lunga permette di risparmiare qualcosa.

Esistono vari tipi di pass che potrete trovare qui per farvi un’idea. Va necessariamente comprato prima di partire in un’agenzia convenzionata e non è possibile acquistarlo in Giappone.

Consiglio il suo acquisto a chi ha intenzione di usare molto i treni e muoversi tra diverse città, per fare dei preventivi se vi convenga o meno comprarlo, ma anche per controllare itinerari, orari e coincidenze dei treni vi consiglio il sito hyperdia, mi raccomando quando effettuate la ricerca andate su more option ed eliminate dalle opzioni i treni nozomi e mizuho e le private railways che non sono coperti dal pass. Consiglio inoltre l’app Japan trains su Android.

Al momenti dell’acquisto del pass vi daranno un voucher che va cambiato nel pass vero e proprio appena arrivate in Giappone. Il voucher si può cambiare anche all’aeroporto di Narita, io consiglio di cambiare subito il  anche se si decide di farlo partire dopo qualche giorno, ci si leva il pensiero ed il personale dell’ufficio dell’aeroporto, a mio avviso, parla un inglese migliore del personale delle varie stazioni, insomma ci si capisce meglio) e decidete voi quando farlo partire.

Noi lo abbiamo prenotato e ritirato in un’agenzia qui a Roma tramite Alessandra del sito Sognando il Giappone, è una ragazza davvero competente e disponibile e se non siete di Roma i voucher vi verranno spediti direttamente a casa. In rete ci sono diversi siti che lo vendono anche a prezzi leggermente inferiori (roba di 5-10 euro) ma sinceramente fa viaggiare 700 euro di pass da un sito che in fondo non conoscevamo ci dava troppa ansia.
Noi abbiamo scelto il pass per la ordinary class in cui si viaggia benissimo.

Con il pass si ha diritto alla prenotazione del posto gratuita sul treno, è consigliata ma non obbligatoria. Per effettuarla bisogna recarsi in stazione alla biglietteria indicata con la scritta Midori no Madoguchi, mostrando il pass all’addetto ed un bigliettino con scritto treno, tratta ed orario e vi fa la prenotazione del posto. Il consiglio è di scrivere sempre le tratte dei treni, a parole è più complicato!
In alcune occasioni abbiamo viaggiato senza prenotazione, in quel caso bisogna entrare nei vagoni con posti non prenotati unreserved seat, indicati in maniera molto chiara sulla banchina del treno.

10.Quali sono le migliori guide per organizzare il proprio itinerario?

Per decidere cosa vedere, dove andare e a quali aspetti dare la priorità ci siamo affidati alla Lonely Planet (Japan, Kyoto e Tokyo prese dallo shop inglese con il 3×2) ed alla Cartoville di Tokyo, giusto per avere una copertina di Linus da portarci dietro. Spesso le cartine riportate sono risultate molto lacunose, infatti ho trovato molto più utile reperire queste informazioni in rete attraverso diversi blog. I siti più utili sono stati quello di Alessandra citata sopra ed il blog di zugojapan. La ragazza che lo gestisce spiega gli itinerari per filo e per segno, ovviamente in base alla sua esperienza e l’ho trovato di gran lunga migliore della “Lolli”. Il suo sito poi è una miniera di informazioni!

Negli ultimi tempi ho scoperto altri blog e fra tutti vi consiglio Orizzonti di Patrick Colgan, un ragazzo con all’attivo ben sei (o son sette?) viaggi nel Paese del Sol Levante, il suo sito è una miniera di informazioni e consigli per itinerari meno turistici.

11.Quali templi visitare?

Questa è una scelta molto soggettiva, in quanto c’è solo l’imbarazzo della scelta soprattutto a Kyoto.

A Tokyo direi che il Sensoji ad Asakusa ed il Meiji Jingu a Harajuku sono due tappe imprescindibili in un primo viaggio in Giappone. Così come il Toshogu a Nikko e l’Hasedera a Kamakura.

A Kyoto quelli che straconsiglio sono il Fushimi Inari, il Kinkakuji, il Ginkakuji, ed il Kiyomizudera.

Dettaglio dell'Engakuji a Kyoto

Dettaglio dell’Engakuji a Kyoto

Il mio consiglio, se non si corre il rischio di andare in overdose dopo due visite, è di entrare in quelli che più ispirano, anche se non sono grandissimi o famosi, in ognuno si respira un’atmosfera particolare ed unica. Il mio preferito da questo punto di vista è l’Engakuji in cui siamo entrati per ripararci da un temporale, siamo rimasti a lungo seduti sul tatami e qui ho finalmente trovato il mio quadernino delle preghiere.

In Giappone la scrittura è un’arte molto antica, in ogni templio a fronte di una piccola offerta i monaci saranno ben lieti di scrivervi una preghiera sul vostro taccuino. Io il mio l’ho preso proprio qui e per me ha un valore affettivo molto grande, è molto di più di un souvenir, è il ricordo del mio viaggio, la prova tangibile che sono stata in questo paese tanto sognato e desiderato.

In Giappone inoltre vanno pazzi per i timbri, li troverete ovunque, nei musei, nei templi, nelle stazioni delle metro e del treno, nei grandi magazzini, basta cercarli, e portarsi qualcosa su cui imprimere il ricordo, un taccuino…o la guida stessa! Al rientro sarà molto vissuta!

12.Come orientarsi in Giappone

Orientarsi in Giappone, soprattutto nelle grandi città, può non essere intuitivo dato che le strade non hanno nome ma sono identificate da un codice di tre numeri, il primo indica l’area, il secondo il distretto, il terzo il quartiere e buona fortuna! Noi abbiamo trovato molto utile comprare una sim dati della compagnia bmobile prima della partenza e fatta recapitare direttamente in hotel, è utilissima poiché permette di usare google maps, per trovare ristoranti, hotel e soprattutto messaggiare con parenti ed amici! Secondo me è imprescindibile per chi va in Giappone, proprio come il JRP!

13.In Giappone è diffuso l’inglese?

Ovvero I giapponesi parlano inglese?

La risposta è NO, però ci vengono incontro! Le indicazioni sono scritte anche con i caratteri occidentali anche se l’inglese non è molto diffuso. Abbiamo notato segni di apertura e di impegno e nelle stazioni gli impiegati, anche i più anziani, almeno un’infarinata ce l’hanno; negli hotel chi più chi meno lo parlava. Se volete stare tranquilli compratevi un frasario, anzi no vi presto il mio, non l’ho mai aperto! Ci si capiva benissimo a gesti!

Una cosa che ho imparato per la nostra sopravvivenza è la parola magica “Sumimaseeeen”, cioè “scusa”, vi serve per scusarvi nel caso urtiate qualcuno ma soprattutto per attrarre la sua attenzione nel caso abbiate bisogno di qualcosa, ah non cercate di chiedere informazioni su dove andare alle persone che incontrate per strada, le mettereste solo in difficoltà e si sentiranno in dovere di cercare il posto con voi e non vi lasceranno finchè non vi sapranno giunti a destinazione, piuttosto andate sempre dalla Koban, la polizia, c’è una stazione ad ogni angolo della strada, hanno delle supercartine giganti ed è tutto più facile.

14.Il Giappone è un paese sicuro?

Il Giappone è un paese sicurissimo con microcriminalità quasi a zero, noi l’abbiamo trovato una vera pacchia da questo punto di vista! Ovviamente un occhio aperto va tenuto ma non ci siamo mai sentiti in pericolo.

15.Come gestire i soldi: carta di credito o cambio?

In Giappone abbiamo cercato di avere contante a disposizione e pagare con la carta solo nei grandi magazzini e nelle attività commerciali che l’accettavano. Ci siamo fatti prenotare una somma di yen in banca ed abbiamo portato con noi euro in contante che abbiamo cambiato alla posta centrale appena fuori la stazione di Kyoto, senza commissioni ed al cambio del giorno.

Avevamo letto che a causa di un rinnovamento del software degli ATM le carte del circuito Mastercard non erano accettate, in effetti ho voluto provare e non sono riuscita a prelevare. Salvatore con una Visa, invece, vi è riuscito tranquillamente MA solo negli ATM presenti nei Seven Eleven. Tenetelo in considerazione e non fateci troppo affidamento.

16.Il Giappone è un paese caro?

Dipende. Il Giappone può essere un paese carissimo se scegliete di dormire nei veri ryokan, provare la cucina kaiseki o il manzo di Kobe tutte le sere, per come abbiamo vissuto noi questo viaggio non ci è sembrato un paese caro, anzi. Spesso abbiamo mangiato in ristorantini con massimo 10 – 12 euro in due, l’acqua o il thè sono sempre gratuiti e si possono bere in tutta tranquillità, non abbiamo avuto intossicazioni o cagotti del viaggiatore.

La voce che ha pesato veramente tanto sul costo finale del viaggio sono stati sicuramente i trasporti e gli ingressi nei templi. In tutto, a testa, abbiamo speso 1600euro.

Abbiamo cercato di riassumere come ci siamo organizzati e le informazioni di base necessarie per affrontare questo bellissimo viaggio.

Allora siete pronti per la partenza?

Credit della foto di copertina: Ad Arashiyama, nel bel mezzo della foresta di bamboo, c’è questo signore che vende delle cartoline, altro non sono che fotografie dei suoi quadri, sono tutte bellissime, se andate cercatelo!

 

6 Comments

  • 1600€ a testa per 15 giorni in Giappone? Ed io che pensavo che fosse inavvicinabile! È tra i miei travel dream da tanto tempo, ma non ho nemmeno mai provato perchè in tanti dicevano che costasse una fortuna!

    Post molto utile, bravi 🙂 ora inizio a monitorare le compagnie aeree!

    • Valentina ha detto:

      Ciao Elisa,
      Con un po’ di fortuna sul volo ed un po’ di spirito di adattamento per l’alloggio il Giappone è un viaggio fattibilissimo, anche noi pensavamo fosse carissimo ed invece ci siamo dovuti ricredere. Spero che riuscirai a realizzare presto questo travel dream, è un paese meraviglioso, ricco di storia, tradizione e cultura, noi non vediamo l’ora di tornare!

  • Chiara ha detto:

    Mi sono salvata questo post tra i preferiti, perché è pieno di consigli utili e dettagliati e poi…non si sa mai! 🙂

  • Flavia ha detto:

    Wow! articolo preciso, dettaglio e ben fatto! utilissimo. prima o poi andrò anche io in Giappone, terrò sicuramente conto del tuo articolo! 😀

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