A pochi chilometri da Hiroshima, nella baia davanti la città di Hatsukaichi, sorge Miyajima, un’isola sacra, dove non si nasce né si muore, i cervi, messaggeri degli dei, girano in totale libertà e la sacralità del luogo è anticipata dal celeberrimo Tori che durante l’alta marea sembra ergersi direttamente dal mare. Un tempo, prima che l’isola diventasse meta di turisti da tutto il mondo, i pellegrini dovevano passare in barca sotto al tori per purificarsi e preservare la purezza dell’isola.
Il paesaggio che si osserva dalla riva è talmente suggestivo da far parte, non solo, dei Patrimoni Unesco ma anche dei Nihon Sankei, una particolarissima classifica tutta made in Japan che conta i panorami più suggestivi del Giappone.
Ma cosa sono esattamente questi Nihon Sankei? Sono dei luoghi di incomparabile bellezza che ognuno dovrebbe visitare almeno una volta nella vita ed allora perchè non visitarne almeno uno durante il nostro primo viaggio? La scelta è caduta su Miyajima poichè facilmente abbinabile alla visita ad Hiroshima partendo da Kyoto la mattina presto e tornando in serata, anche se, con il senno del poi, avrei sfruttato la giornata diversamente. La lista ha origini molto antiche e la prima attribuzione viene fatta risalire ad Hayashi Razan, poeta, letterato e consigliere durante lo shogunato dei Tokugawa, nel 1643.
Miyajima è solo uno di questi, le altre due vedute sono la baia di Matsushima con i suoi 260 isolotti ricoperti di pini, facilmente raggiungibile da Sendai e Amenohidate con il suo “ponte della Luna” nella baia di Miyazu, una lingua di sabbia che unisce due lembi di terra completamente ricoperta da una fitta vegetazione, quest’ultima raggiungibile da Kyoto.
Dopo questo ho scoperto che i giapponesi vanno pazzi per le classifiche e ne hanno di ogni tipo, dalle tre vedute notturne, ai tre Buddha più grandi ai castelli più importanti senza nominare giardini e monti sacri. Se ci si lascia influenzare da questi giochini si entra in un loop veramente deleterio, io adesso vorrei vederle tutte, non solo per curiosità ma anche per stilare la mia classifica personale, al mio rientro ho addirittura organizzato interi itinerari a tema “Nihon Sankei”, che dire, il mio processo di giapponesizzazione è appena iniziato!
Prima di organizzare l’escursione sull’isola è opportuno effettuare un vero e proprio studio delle maree attraverso i numerosi portali che offrono questo servizio (come ad esempio questo http://www.tides4fishing.com/jp/hiroshima/itsukushima), in quanto durante la bassa marea il posto viene a perdere un po’ di poesia ed il Tori risulterà immerso nel fango. Per molti questo non è motivo di disperazione, in quanto si può raggiungere a piedi ed incastrare una monetina in una delle tante fenditure del legno esprimendo un desiderio.
Si avvererà?
A questo non so rispondere perché la nostra gita sull’isola sacra è stata organizzata in funzione dell’alta marea che quel giorno cadeva nel pomeriggio, e così dopo una mattinata trascorsa ad Hiroshima decidiamo di imbarcarci e visitare questo luogo tanto sognato. Durante l’organizzazione dell’itinerario del viaggio questa era una delle mete che erano un po’ (tanto) in forse, viste le condizioni metereologiche non proprio ottimali che abbiamo incontrato, ed invece quel giorno siamo stati fortunatissimi, ci siamo lasciati alle spalle le nubi, la pioggia e l’umidità di Kyoto per trovare un bel sole ed un cielo terso sia a Hiroshima che a Miyajima.
La bellezza del luogo mentre ci avvicinavamo dal traghetto lascia davvero senza parole, il tori rosso che si erge dalle acque ed il santuario di Itsukushima che sembra quasi galleggiarvi sono senza dubbio molto suggestive. Decidiamo di visitare il Santuario, e per motivi di tempo rinunciamo molto a malincuore a salire sulla cima del monte Misen e della strepitosa vista sulla baia che si gode da lassù: lo confesso, ho sbirciato tanto tra you tube e google foto per avere idea di cosa mi sarei persa.
Miyajima con i suoi panorami stupendi richiama ogni anno tantissimi turisti, per arrivare al Santuario bisogna percorrere l’unica strada a disposizione interamente tappezzata di negozi di souvenir che si susseguono incessantemente l’uno dopo l’altro, tutti uguali. Questo a mio avviso fa un po’ perdere di magia a tutto il contesto.
Lungo il percorso la nostra attenzione viene catturata da due laboratori con delle vetrate enormi in cui stanno facendo dei dolcetti! Sono i momiji manju, i dolcetti a forma di foglia d’acero ripieni, ne compriamo un paio al tè verde ed un paio al cioccolato e due confezioni da 9 per tipo da riportare a casa in Italia, sono veramente deliziosi.
Il Santuario di Itsukushima è costruito in parte sull’acqua e al suo interno è in corso un matrimonio, sembra infatti che questo sia un luogo davvero molto gettonato, come dargli torto!

Ingresso del Santuario
Nel tardo pomeriggio ci dirigiamo di nuovo verso il molo per intraprendere il viaggio di ritorno verso Kyoto, immaginando la bellezza dell’isola e del paesaggio circostante al tramonto, quando la luce cala e le numerose lanterne iniziano ad accendersi e a illuminare le strade.
Immagino la calma e la tranquillità di un posto speciale senza la ressa e gli schiamazzi di frotte di turisti, quando l’isola, oramai al buio rimane sola, faccia a faccia con la sua anima più vera.
INFO UTILI
Per arrivare a Miyajima da Hiroshima noi abbiamo utilizzato il Japan Rail Pass che permette l’utilizzo della JR Sanyo line ed il traghetto andata e ritorno per l’isola. La fermata a cui scendere è Miyajima-guchi, a pochi passi dal molo dei traghetti; qui bisogna prestare un po’ di attenzione dato che anche altre compagnie effettuano la stessa tratta, ma orientarsi risulta molto facile, è tutto perfettamente indicato.
Per la serie “con il senno del poi” vi dico che la giornata poteva essere sfruttata diversamente. Avrei dedicato l’intero giorno a Hiroshima visitando anche il Castello ed i giardini per poi prendere il traghetto nel tardo pomeriggio e passare la notte a Miyajima anche se le strutture sono poche e, in media, abbastanza costose. Credo che la spiritualità dell’isola si respiri la sera e la mattina presto quando oramai i tantissimi turisti che la visitano sono oramai andati quasi tutti via o devono ancora arrivare.
Per qualche informazione in più sui Nihon Sankei e le altre classifiche vi rimando a questo post di Daniela di Tradurre il Giappone; in quest’altro Michela di WarmCheapTrips racconta la sua visita alla baia di Matsushima.
Che posto stupendo <3
Mi piacerebbe davvero tanto fare un viaggio in Giappone, ma purtroppo è rimandato a quando avrò uno stipendio degno di questo nome. Nel frattempo non mi resta che sognare con articoli come questo 🙂
Ciao Chiara, come ti capisco, purtroppo il fattore economico gioca un ruolo importante nell’organizzazione dei viaggi. Il posto è davvero stupendo, oserei dire imprescindibile in un viaggio in Giappone. Ti auguro di cuore di andarci prima o poi ed incrocio le dita per te per il lavoro! Sei in gamba!
Che bello il tuo articolo Vale! Mi hai riportato a quella gita meravigliosa a Miyajima, ormai tre anni fa. Noi l’abbiamo vista con la pioggia e la bassa marea, inseguiti da un cervo stalker che cercava cibo, ma c’è piaciuta moltissimo. È come permeata da un’aura mistica che, a mio parere, non riesce ad essere scalfita neanche dai negozi di souvenir. E poi le ostriche alla griglia con la salsa di soia..slurp! Bellissimo! I❤Japan!
Ciao Ale, i cervi sono allucinanti! Io li ho evitati accuratamente perchè gli animali in generale mi intimoriscono, è una fobia che mi porto dietro fin da bambina, però ho visto scene di cervi che tiravano le persone per la borsa o la felpa, che mangiavano brochure e guide, spero che li nutrano in qualche modo!!! Io invece ti confesso che quando mi sono vista davanti lo stradone con tutti quei negozi tutti uguali mi ha preso un po’ un colpo e mi sono consolata ingozzandomi di dolcetti ma come hai detto anche tu non sono così invadenti, forse proprio perchè circoscritti in quel pezzo di strada. Che darei per aver organizzato la giornata diversamente, poter dormire sull’isola e il giorno seguente salire sul monte per osservare la baia! Vado a consolarmi su google foto! 😉
Ma sai su quanti libri di storia o geografia ho ammirato quel Tori che emerge dalle acque! Un sogno vederlo dal vivo!
Quella di sbirciare su Google foto/Youtube ecc ti confesso che è una pratica che faccio anch’io! 😛 Tenerissimi i cerbiatti che girano liberi! Hai ragione di sera o all’alba deve essere davvero un posto magico, purtroppo quì non vale la frase “ci posso sempre ritornare”…non è esattamente dietro l’angolo! Sono andata a googlare momiji manju perchè non li conoscevo *_* ma quanto son belli!?
Un bacio!
Ciao Daniela…è vero l’opzione “qui ci torno” non vale, ed infatti ti confesso che la giornata poteva essere sfruttata diversamente, non solo per poter apprezzare l’isola senza troppi turisti ma soprattutto per salire sul Monte Misen e godere di un panorama sulla baia! Mannaggia a me, ancora mi sto mangiando le mani! I cerbiatti sono tenerissimi ma sono anche famelici, io non mi ci sono avvicinata più di tanto perchè sono un po’ zoofobica (non so se si dice, ma non sono esattamente tipa da “uhhh che cariiiino lo voglio accarezzare!”) ma ad alcune persone hanno mangiato guide e brochure! I biscottini sono davvero belli, oltre che buoni e mangiarli è quasi un peccato… non ho messo foto poichè l’unica che avevo era sfocatissima, con il tempo però sto migliorando!
Un bacio Dany!
Ho appena cominciato a leggere un libro sul Giappone, ora vedo il tuo articolo… come non desiderare di andarci?! Mi hai fatto fare uno splendido viaggio in questo luogo mistico, non riesco a smettere di guardare le foto 🙂
Ciao Ilenia, ti ringrazio anche se le foto che abbiamo fatto non rendono veramente l’idea dell’atmosfera che si respira sull’isola. Che libro stai leggendo sul Giappone? Sono curiosa ed ogni occasione è buona per un consiglio di un buon libro! 🙂 A presto!
Si intitola “Autostop con Buddha”, di Will Ferguson. Mi piace perché ti trascina nella vita quotidiana dei giapponesi… e si scoprono cose davvero curiose!
Si è vero, è pieno di curiosità, in alcuni passaggi ho sottolineato interi paragrafi! L’ho letto una volta tornata e mi è piaciuto molto!
Possiamo solo immaginare attraverso le foto e i tuoi racconti, la bellezza di questa terra che per ora ci sembra ancora troppo lontana!
Ci limitiamo ai viaggi low cost perché studenti con pooooochi soldini ma ben presto riusciremo a coronare anche questo sogno!
Nel frattempo, grazie perché ci porti con te con questi bellissimi articoli. <3
Ma graaaazie! Troppo carina a momenti arrossisco! Comunque ragazzi avete viaggiato sicuramente più di me che mi sono svegliata davvero troppo tardi! Chi lo sa…magari il Giappone (o viaggi simili per tempo ma soprattutto soldi) sono più vicini di quello che si crede! E non oso pensare le foto che farete…vi prego aprite uno store online!!!
Il Giappone è una parte di mondo di cui so poco o niente, ma mi piacerebbe molto approfondire la conoscenza con questo paese. Mi frena un po’ la questione dei costi, che come hanno già scritto altri devono essere abbastanza elevati. Chissà, magari in occasione di un prossimo compleanno potrei organizzare una colletta tra parenti e amici…
Ciao Silvia, quando siamo andati noi circa due anni fa i prezzi in loco non erano elevati ma ci siamo abbastanza adattati, abbiamo speso davvero tanto per i treni ed i trasporti in generale quello sì, e ovviamente per arrivarci. Ho visto che lo yen ha riacquistato valore rispetto all’euro il che rende il cambio per noi meno vantaggioso…ed alla fine anche quello incide! Le collette sono sempre i regali migliori! ✈✈✈
Miyajima è un sogno ad occhi aperti!
Noi abbiamo deciso fin dall’inizio di fermarci a dormire sull’isola: ammirare il sacro torii illuminato dalla luna, in quasi completa solitudine, è qualcosa di magico ed è uno dei ricordi più belli che ho del viaggio in Giappone!
E avete fatto benissimissimo, potessi tornare indietro organizzerei la giornata proprio così, posso solo immaginare la magia di Miyajima di sera, al buio con le luci delle lanterne ed il silenzio più totale! Deve essere bellissimo!
PS: Elena uffi sul tuo blog non riesco a commentare! Senza l’opzione Nome/url che è l’unica non posso inserire commenti sui siti blogger!
Mi piacerebbe tantiiiiissimo andare in Giappone, uff >___< non sapevo dell'esistenza di questo isolotto, come non sapevo che esistessero dolcetti a forma di foglia d'acero! Sono buoni quelli al tè verde?
I dolcetti li ho scoperti passeggiando per la strada dei souvenir e l’occhio ci casca per forza perchè i laboratori sono a vista ed il packaging molto carino! Quelli al tè verde a me sono piaciuti molto, hanno un sapore un po’ erboso ma gradevole, Salvatore preferiva quelli al cioccolato…a casa hanno apprezzato entrambe le versioni. L’isolotto l’ho scoperto leggendo i vari diari su turisti per caso, è una meta molto gettonata ed in effetti ne vale davvero la pena!
Del Giappone so davvero poco, però ultimamente mi viene in mente molto spesso e se dovessi volare verso est sarebbe, probabilmente, la prima scelta.
In quest’isola poi sembrano materializzarsi alcuni degli elementi del mio immaginario: il tori in acqua, i cervi e i templi.. bellissimo posto, bellissimo articolo.
Ciao Francesca, sì quest’isola racchiude tutti gli ingredienti del “Giappone da cartolina”. Quando andrai ti consiglio di rimanerci a dormire noi non lo abbiamo fatto e mi dispiace molto, al tramonto e al mattino presto deve essere un posto davvero magico.
Ecco, fra tutti i posti che mi piacerebbe visitare il Giappone è uno di quelli che sento più lontani: non parlo di una distanza culturale, cosa che in genere mi affascina molto nella scoperta di un nuovo paese, ma una distanza a livello attrattivo. Ci sono parti dell’Asia per cui l’attrazione è stata più forte, che ho voluto visitare: Thailandia, Malesia, Singapore, Cambogia, India. Cina e Giappone ancora non mi richiamano, chissà poi perché, per quale strano processo mentale. Leggerò con interesse questi tuoi resoconti, chissà che non mi accorga che la distanza è creata da pregiudizi…
Ciao, ti capisco sai! Capita che non si avverta un feeling particolare verso un posto o un paese, a volte pur visitandolo la nostra idea di partenza rimane invariata, a volte invece è bello proprio perchè capita il contrario! Non sai quante volte sono partita con interesse zero verso un posto e poi sono tornata a casa entusiasta! La mia attrazione per l’Asia è sbocciata proprio dopo questo viaggio, pensa che l’anno scorso avevamo progettato un viaggio in Cina che ahimè è saltato ad un mese dalla partenza!Hai visitato tanti paesi bellissimi e sono tutti nella mia whishlist, spero di riuscire a visitarli prima o poi! E spero di incuriosirti un pochino sul Giappone! 😉
Ciao Valentina, grazie mille per la citazione, mi era sfuggito il post, incredibile! -.-‘
Miyajima è un luogo magico, noi l’abbiamo vissuto di sera senza la ressa dei turisti ed è stato bellissimo, è uno dei posti del Giappone che mi è rimasto nel cuore.
A presto!
Vorrei tornarci solo per rimanere a dormire sull’isola e godermi tutto questo senza troppa gente!immagino che di sera sia veramente magico. A presto!